lunedì 17 dicembre 2012

Discarica al bivio: avanti per 20 anni o chiusura



Il sindaco Reggiani: «C’é spazio per oltre un milione di tonnellate di rifiuti». E l’eurodeputato Zanoni porta il caso a Bruxelles


Ègiunta ad un bivio l’annosa questione riguardante la discarica di Ca’ Filissine: o la ex-cava rimarrà chiusa (controllando e smaltendo il percolato) o riaprirà i battenti accogliendo rifiuti per almeno altri 20
anni.
Quest’ultima alternativa sembra essere la soluzione più gradita al Comune di Pescantina, il quale ha raggiunto nei giorni scorsi un accordo con la Provincia per la bonifica dell’area Ferrari che permetterebbe la riapertura
dell’impianto secondo quanto stabilito dalla sentenza del Tribunale di Verona dello scorso 22 ottobre. Il sindaco di Pescantina, Alessandro Reggiani, è chiaro: «Per arrivare al compimento della discarica di Ca’ Filissine mancano ancora 1.200.000 tonnellate di rifiuti. Secondo i nostri calcoli, vista la riduzione degli scarti grazie al pregevole lavoro di riciclo, l’impianto rimarrà aperto per almeno altri 20 anni».
E intanto l’eurodeputato dell’Idv, Andrea Zanoni, in visita al sito, ha deciso di portare il caso Pescantina a Bruxelles.



martedì 4 dicembre 2012

RESOCONTO INCONTRO PUBBLICO DEL 26 NOVEMBRE SU CA' FILISSINE




FERMIAMO IL MOSTRO
Il Comune vuole ampliare la discarica ad ogni costo 
Forte preoccupazione tra i cittadini di Pescantina

Lunedì 26 novembre alle ore 21,00 presso la sala del Centro sociale situato nella frazione di Balconi di Pescantina, molti sono stati i cittadini che sono intervenuti all’incontro pubblico organizzato dal Movimento Ambiente & Vita.

Oggetto dell’incontro è stato il progetto MOSTRO che il comune di Pescantina ancora sta portando avanti Presso la Commissione VIA (Valutazione Impatto Ambientale) della Regione Veneto per l’ampliamento della discarica esistente.

E’ dal 26 settembre 2011 giorno dell’annuncio alla popolazione del progetto, che il Movimento ha messo in atto tutta una serie di attività ed iniziative con l’unico scopo di far tornare sui propri passi gli amministratori di un comune la cui gestione è stata per 30 anni drogata dall’illusoria disponibilità di denaro generato dal conferimento dei rifiuti solidi urbani.

Durante la serata molti sono stati i passaggi cruciali illustrati da Matteo Pontara, presidente del Movimento, sull’attività svolta e sulla necessità di essere presenti nelle sedi istituzionali dove vengono decise le sorti dei cittadini di Pescantina.

Il forte impegno, espresso in questo anno di attività, ha permesso di raccogliere molte informazioni che si sono rivelate di grande importanza; la commissione regionale ha potuto così disporre di fatti reali di cui tenere conto nelle proprie valutazioni.

Persino l’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici, i cui membri sono nominati dai Presidenti di Camera e Senato, ha drammaticamente evidenziato le profonde irregolarità di tutta la procedura di affidamento del progetto MOSTRO del Comune di Pescantina.

Il progetto presentato, definito lacunoso e con forti anomalie dal presidente della Commissione VIA regionale, potrebbe avere un impatto sulla popolazione e sull’ambiente a dir poco devastante. Scarsa o nulla inoltre la valutazione sull’impatto sanitario. Questo chi lo spiega ai cittadini?

Non dimentichiamo che Pescantina ospita già da 30 anni la più grande discarica di rifiuti del Veneto; ora il Comune di Pescantina vorrebbe ampliarla con ripercussioni per almeno altri 50 anni. Ma questa enorme discarica situata proprio alle porte della Valpolicella che effetto avrà sulla salute della popolazione di Pescantina, dei comuni limitrofi e sul business del famoso vino conosciuto in tutto il mondo? Perché non è possibile pensare ad un nuovo e diverso utilizzo di questi 150.000 mq di terreno, come già fatto a San Giuliano alle porte di Venezia?

Forte il calore e la stima che i molti cittadini intervenuti hanno manifestato durante e dopo l’incontro per il lavoro svolto dal Movimento Ambiente & Vita.
Tangibile negli occhi di tutti la preoccupazione per quanto successo fino ad ora, ma sempre più viva la convinzione che il nostro ambiente di vita e la nostra salute sono beni troppo preziosi, ai quali non possiamo rinunciare.